Area
di produzione - ricade nel territorio dei comuni di Bronte,
Adrano e Biancavilla, in provincia di Catania. Descrizione
del prodotto - il pistacchio verde di Bronte, in guscio,
sgusciato o pelato, deve provenire dalle piante della specie
botanica "Pistacia vera", cultivar "Napoletana", chiamata anche
"Bianca" o "Nostrale", innestata su "Pistacia terebinthus". E'
ammessa una percentuale non superiore al 5% di piante di altre
varietà e/o di porta innesti diversi dal P. terebinthus. Tale
percentuale è riferita all'insieme di tutte le piante presenti
negli impianti. In ogni caso il prodotto derivante dalle piante
di altre varietà, non appartenenti alla cultivar "Napoletana",
sarà escluso dalla certificazione. Caratteristiche al
consumo - deve rispondere, oltre alle comuni norme di
qualità, alle seguenti caratteristiche fisiche ed
organolettiche: colore dei cotiledoni verde intenso; rapporto di
clorofilla a/b compreso tra 1,3 e 1,5; sapore aromatico forte,
senza inflessione di muffa o sapori estranei; contenuto di
umidità compreso tra 4% e 6%; rapporto lunghezza/larghezza del
gheriglio compreso tra 1,5 e 1,9; alto contenuto di grassi
monoinsaturi nei frutti (presenza predominante dell'acido oleico
con il 72%, seguito dal 15% del linoleico e dal 10% del
palmitico).
Metodo di produzione - nella preparazione dei terreni,
deve essere previsto il livellamento delle superfici, per
facilitare il deflusso delle acque, le operazioni colturali e le
concimazioni di fondo. Gli impianti possono essere sia
specializzati che consociati. In abbinamento alle forme libere
di allevamento delle piante "ceppaia", "vaso libero", è ammesso
anche l'allevamento "monocaule", per agevolare la raccolta e le
operazioni colturali. Nel territorio i pistacchieti insistono su
terreno lavico, con limitatissimo strato arabile. Su tale tipo
di substrato il terebinto (Pistacia terebinthus) cresce
spontaneo e costituisce il principale portinnesto della specie
"P. vera". Il portinnesto per nuovi impianti specializzati deve
essere rappresentato dal Pistacia terebinthus. Le operazioni di
raccolta, in relazione alle zone di produzione e all'andamento
climatico, si svolgono dalla seconda decade di agosto alla prima
decade di ottobre. La raccolta avviene manualmente. Entro le 24
ore successive alla raccolta i frutti devono essere smallati
meccanicamente onde evitarne l'imbrunimento e l'eventuale
contaminazione. Successivamente il prodotto in guscio deve
essere immediatamente essiccato alla luce diretta o con altri
sistemi d'essiccamento, mantenendo la temperatura del prodotto
compresa tra i 40 e i 50 °C, fino ad un'umidità residua del seme
di pistacchio compresa tra il 4 e il 6%. Il prodotto essiccato
deve essere messo in contenitori nuovi di juta, carta o
polietilene ed evitare il contatto con pavimenti o muri, in
locali ventilati ed asciutti. Lo stoccaggio può durare fino a 24
mesi dopo la raccolta. E' possibile sgusciare e/o pelare
meccanicamente il pistacchio. E' assolutamente vietato
utilizzare prodotti chimici per la conservazione. |