Con la serata di giovedì 16 novembre ha preso ufficialmente il via la manifestazione I Sapori dell'Autunno
organizzata da Annibale Gozzi nella sua tenuta Vigna Sant'Elena in località Colli San Paolo ad Ariccia. L'evento,
organizzato con la collaborazione dell'agenzia di comunicazione B-Link di Velletri, intende promuovere l'enogastronomia
laziale di alto livello nella splendida cornice di Villa Germaine, la "country house" dell'agriturismo della famiglia
Gozzi finemente ed elegantemente ristrutturata. La residenza, costruita dal conte di Cerrobbio e poi passata ai monaci
dell'Abbazia di San Nilo a Grottaferrata, affittata e quindi decaduta nel corso degli anni, in questo mese di appuntamenti
vedrà susseguirsi il meglio della produzione vinicola laziale selezionato dall'associazione Le Vigne del Lazio, ad
accompagnare i piatti cucinati dallo chef della villa. Il tutto corredato dalla passione per il nettare di Bacco e la
cultura che anima l'altro partner dell'iniziativa, l'associazione Arte e Vino editrice tra l'altro del mensile ArtèVino
Latium.
A presentare la manifestazione in una splendida e soleggiata mattinata di inizio novembre, esattamente sabato 4,
è stato il padrone di casa e organizzatore, autofinanziato, dell'evento Annibale Gozzi, accompagnato dal responsabile
Coordinamento eventi de Le Vigne del Lazio Giovanni Amati, dalla direttrice del mensile ArtèVino Latium Maria Clara
Mussa e, dulcis in fundo, dal governatore Slow Food per il Lazio Stefano Asaro. In sala anche il responsabile dei sommelier
dei Castelli Romani Daniele Ciani, che ha completato il quadro delle figure istituzionali necessario a confermare che questo
appuntamento si qualifica come qualcosa di nuovo e allo stesso tempo fondamentale per la rinascita della gastronomia, ma
soprattutto della produzione vinicola laziale.
Da parte sua Amati ha ribadito come sia necessario eliminare i "pregiudizi"
che affliggono le etichette del Lazio, legati essenzialmente allo stereotipo del vino bianco e di scarsa qualità, per aprire
le porte alle numerose esperienze diverse e di ben altro spessore che animano tutta la regione. Per fare questo Le Vigne del
Lazio ha selezionato al momento trenta aziende vitivinicole che producono ad alti livelli qualitativi; tra queste viene
realizzata, da una commissione esterna, una ulteriore selezione che è poi proposta in una Carta dei Vini del Lazio di qualità
da proporre a ristoratori e commercianti. Stefano Asaro, accompagnato dal fiduciario della Condotta di Velletri Stefano
Bianchi, da parte sua si è complimentato con gli ideatori della manifestazione dicendosi felice per la creazione di questa
"follia di piacere" che dovrebbe essere solo il preludio di una serie di appuntamenti che potrebbero veder coinvolta direttamente
anche Slow Food.
Ognuna delle cinque settimane de I Sapori dell'Autunno, che si concluderà il prossimo 17 dicembre, avrà un tema enologico reso ancor
più interessante dal fatto che saranno presenti i titolari delle cantine, pronti a spiegare agli ospiti le caratteristiche dei loro
prodotti e come poterli degustare al meglio. Dal 16 al 18 novembre sono in tavola i vini del Frusinate, dal 23 al 25 sarà la
volta di quelli pontini, dal 30 novembre al 2 dicembre protagonisti invece i prodotti della Provincia di Roma, quelli della Tuscia
saranno stappati dal 7 al 9 dicembre mentre per sabato 16 dicembre è prevista la presenza dei vini de Il Quadrifoglio e
Sant'Andrea e un banco d'assaggio completo de Le Vigne del Lazio per domenica 17 dicembre. Le domeniche in degustazione ci
saranno invece i vini I.G.T. Lazio Rosso e Bianco e l'Olio Extravergine d'Oliva "Fosco", ottenuti nell'agriturismo stesso con metodi
di Agricoltura Biologica, sempre in abbinamento ai piatti tipici della Campagna Romana curati dallo Chef di Villa Germaine. Serate
speciali il 10 novembre scorso, per la presentazione del Novello, e il prossimo 14 dicembre con la Cena di Gala con il banco di Assaggio
de "Le Vigne del Lazio".
Una manifestazione che già alla prima edizione si propone con un grande appeal, da sfruttare nel futuro per far diventare questo
appuntamento come un momento fisso di rilancio e confronto sull'enogastronomia laziale di qualità. D'altronde Vigna Sant'Elena si
presenta adeguata anche sotto il punto di vista produttivo con i suoi quasi venti ettari coltivati a vigneto, oliveto, agrumeto e orto
oltre alla presenza di allevamenti di maiali Cinta Senese, vacche Pezzata Rossa, pecore e cavalli. Molto curata in particolare la
realizzazione dei vigneti che complessivamente raggiungeranno quasi i 15 ettari entro il 2009 con vitigni Grechetto, Malvasia e Incrocio
Manzoni per il bianco; Montepulciano, Merlot e Cesanese di Affile per i rossi. La disposizione dei filari impiantati, e da impiantare
negli anni a venire, è stata studiata in base ad analisi accurate, con l'aiuto di centraline meteorologiche e carotaggi, in vista
della realizzazione di una cantina interna all'azienda dove trasformare le uve e produrre, a quanto pare, solo un vino rosso e un
vino bianco che potrebbero avere i toponimi della proprietà, e quindi Villa Germaine, o della località, cioè Colli San Paolo.
Da giovedì 16 sono dunque partite le cene, realizzate quasi esclusivamente con i prodotti biologici dell'azienda, che dovrebbero
aiutare a rilanciare l'enogastronomia laziale. A fine manifestazione si potrà fare un primo bilancio di un'iniziativa in ogni caso
lodevole che merita l'attenzione delle istituzioni.
Per informazioni: www.villagermaine.com |